Buone notizie per alcuni titolari di pensione, a dicembre oltre alla tredicesima ci sarà un bonus da 154 euro. Chi sono i beneficiari.
Diamo subito la buona notizia: a dicembre diversi titolari di trattamenti pensionistici riceveranno un bonus di oltre 154 euro. Questa cifra si somma alla mensilità aggiuntiva, o tredicesima, per rendere il prossimo assegno pensionistico più sostanzioso del solito. Si tratta di un beneficio esentasse, erogato ormai da diversi anni, infatti il contributo è definito dalla Finanziaria 2001 (legge numero 388 del 2000).
Il bonus si basa sui dati relativi all’ultima condizione reddituale conosciuta dall’INPS e sull’importo complessivo della pensione versata nel corso dell’anno. Tutti elementi attraverso i quali l’Istituto di previdenza sociale individua i circa 400mila beneficiari. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti necessari per ottenere i 154 euro.
Il beneficio è destinato ai titolari di pensione INPS (diretta, indiretta, di invalidità), inclusi dipendenti del settore pubblico e privato e autonomi aderenti alla casse professionali di previdenza. Non potranno beneficiari del bonus coloro che ricevono prestazioni di tipo assistenziale come l’assegno sociale, l’invalidità civile, l’assegno straordinario di solidarietà pagato dai fondi di settore.
Né chi beneficia di scivoli o accompagnamento alla pensione come l’APE sociale (anticipo pensionistico), l’assegno di esodo (isopensione), l’indennità mensile del contratto di espansione, l’indennità ai commercianti e così via. Purtroppo questi titolari prestazioni varie pur in presenza di redditi bassi, non hanno diritto al beneficio.
La somma, del valore preciso di 154,94 euro, è destinata a pensionati in possesso di due requisiti. Innanzitutto la titolarità di un trattamento pensionistico complessivo non superiore al minimo INPS annuo, cioè non superiore a 7.781,39 euro. A tale somma si aggiunge il bonus per raggiungere il tetto massimo di 7.793,87 euro. Per pensioni comprese tra i due valori, l’ammontare del contributo è pari alla differenza tra la soglia massima e la somma previdenziale percepita.
Altro requisito da possedere è un reddito totale soggetto all’imposta sulle persone fisiche (IRPEF) non oltre gli 11.672,90 euro (una volta e mezzo il trattamento minimo INPS). In caso di pensionati coniugati, oltre alla soglia personale, il reddito complessivo non deve superare i 23.345,79 euro all’anno per il 2024, cioè tre volte il minimo INPS.
Se uno di questi due requisiti è superato, non c’è diritto a ricevere questa somma aggiuntiva. Detto questo ricordiamo che il versamento del bonus avverrà insieme alla rata pensionistica di dicembre e per chi volesse conferme del pagamento, può ricercare la dicitura Importo aggiuntivo – legge 23 dicembre 2000, n. 388 – credito anno 2024, nel cedolino del prossimo assegno pensionistico.
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