Thailandia, perché prima si chiamava Siam e poi ha cambiato nome

La Thailandia è un posto molto suggestivo ed evocativo, ma andiamo a vedere perché si chiama così e per quale motivo in passato il suo nome fosse Siam.

Tra le mete turistiche maggiormente in voga nell’ultimo periodo di tempo non si può non annoverare la Thailandia. Sono impressionanti le bellezze che si possono ammirare a Bangkok, così come tolgono il fiato i paesaggi delle varie isole come Koh Samui, Koh Tao o Phuket, senza dimenticare ovviamente le celeberrime Phi Phi Islands.

Thailandia
Thailandia, perché si chiama così e che cosa sapere a riguardo (Sacromontedighiffa.it)

Inoltre, si tratta di una cultura che affonda le sue radici nella profonda antichità del genere umano. Non essendo, inoltre, mai stato colonizzato da Paesi occidentali, ha conservato quasi intatti i suoi costumi. Il significato del nome Thailandia è anche intuitivo. “Landia“, come è noto, è una espressione che significa, grosso modo, “Terra“.

Letteralmente, dunque, il nome di questo stato significa “Terra del popolo Thai“, che abita quelle zone da secoli e secoli. Non tutti, però, sanno la reale storia che si nasconde dietro questo nome. Un tempo, infatti, il medesimo territorio si chiamava “Siam“. Andiamo a vedere, dunque, il perché di questo nome. La storia si collega a quella di un altro impero secolare, vale a dire quello cinese.

Thailandia, perché un tempo si chiamava Siam

Trattandosi di fatti avvenuti intorno all’anno Mille, le fonti spiegano in vario modo l’etimologia nel nome in questione. Secondo alcune fonti, infatti, esso deriverebbe dalla parola “Sien“, come cioè i Cinesi chiamavano il Regno di Sukhothai che stanziava proprio in quella zona. Secondo altri, invece, proviene da Xian, come gli stessi Cinesi sarebbero stati soliti indicare l’area del basso Chao Phraya sottomessa da Ayutthaya, iconica città thailandese, che i portoghesi trasformarono poi in Siam.

Bandiera Thailandia
Da Siam a Thailandia: cosa sapere su questo cambio di nome (Sacromontedighiffa.it)

Quello che è certo, però, è che l’estensione dell’allora Siam era molto più piccola di quella che è l’attuale Thailandia. Per questo, allo stato attuale delle cose, non è certamente offensivo indicare quella zona con il nome di Siam, ma si tratterebbe in ogni cosa di un qualcosa di impreciso dal punto di vista sia geografico che storico.

Quello che emerge chiaramente, però, è che il nome in questione sia di origine cinese. E nel momento in cui esso è cresciuto ed ha preso sempre di più le distanze dalla Cina, iniziava a stare stretto.

Il cambio in termini di nomenclatura dello Stato è avvenuto poi nel recente 1939, contestualmente al passaggio da un regime di monarchia assoluta a quello di una monarchia costituzionale. La parola “Thai”, oltre ad indicare il popolo, storicamente significa “Libera“. Ed oggi è dunque una terra libera. Di nome e di fatto.

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